Storia e arcieria

La FIARC, Federazione Italiana Arcieri Tiro di Campagna, viene fondata nel 1983 (con il nome di Federazione Italiana Arcieri Cacciatori, modificato nel 1990) per colmare il vuoto, allora esistente, che costituiva il bacino del tiro di simulazione venatoria, all’interno della vasta attività del tiro con l’arco.

Il primario scopo statutario della FIARC, Federazione Italiana Arcieri Tiro di Campagna, è la promozione e lo sviluppo del tiro con l’arco, in particolare nella straordinaria ed affascinante veste del tiro venatorio.

Il tiro di campagna è l’attività sportiva del tiro venatorio e si pratica simulando situazioni di caccia con l’utilizzo di sagome tridimensionali di animali, sviluppando nell'arciere che lo pratica la dinamicità del tiro e la velocità di esecuzione.

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Questo tiro di simulazione venatoria vuole conservare e mantenere intatti quei valori ancestrali propri del tiro con l'arco, così come venivano intesi dai nostri avi, utilizzando l’arco con lo scopo per cui è stato creato, la caccia, senza però andare a ferire i sentimenti umani né offendere l’equilibrio della natura in cui svolgiamo la nostra attività.

Nella simulazione di situazioni di caccia si utilizzano sagome tridimensionali raffiguranti animali in materiale sintetico espanso. L’uso di questi bersagli è particolarmente stimolante per l’arciere, che non conosce mai la monotonia, sia per la difficoltà oggettiva del tiro sia per la dinamicità dello stesso.

Bersagli in movimento, bersagli a tempo, sfruttamento della morfologia del terreno per creare difficoltà di tiro, giochi di luce nella boscaglia: sono questi gli elementi che fanno del tiro di simulazione venatoria un’attività sportiva unica nel suo genere. Un arciere non troverà mai un tiro uguale ad un altro, nemmeno nell’ambito di una stessa piazzola, dove le frecce saranno sempre a diverse distanze, rigorosamente sconosciute.

La FIARC, da sempre federazione di amplissime vedute, abbraccia tutte le tipologie arcieristiche e tutti gli stili di tiro venatorio, trovando così appropriati spazi sia per chi vuole tirare con archi storici, costruiti con perizia e passione seguendo disegni ritrovati dopo lunghe ricerche in qualche vecchio tomo d’epoca, sia per chi, amante della tecnologia, vuole utilizzare le più moderne soluzioni che il mercato attuale è in grado di offrire.